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Data di pubblicazione : 14/11/2013

 

James Caughey

James Caughey

uno dei più formidabili evangelisti del XIX secolo


James Caughey nacque nell'Irlanda del Nord il 9 aprile 1810. La sua famiglia emigrò in America quando James era ancora molto giovane e nel 1830 Caughey trovò lavoro in un grande mulino a Troy, New York. Negli anni 1830-1831, James fu profondamente trasformato, insieme a migliaia di altri, durante il Secondo Grande Risveglio nel cosiddetto Burned over District (1).

Due anni dopo la sua conversione, Caughey fu ammesso come predicatore metodista nella Troy Conference. Nel 1834 divenne diacono e dopo altri due anni fu ordinato anziano della Chiesa metodista episcopale. Inizialmente sembrava essere uno dei tanti sinceri ma scontati predicatori metodisti. Le sue prime attività spirituali non spiccavano particolarmente, quindi i suoi amici e la famiglia non riponevano in lui grosse speranze per il suo futuro ministeriale. Tuttavia, James Caughey aveva già iniziato a riconoscere il suo disperato bisogno di una vera e genuina esperienza pentecostale. Decise così di arrendersi completamente al Signore e di affidare il suo ministero al potere e all'influenza dello Spirito Santo. Con questa profonda convinzione, promise a Dio di attenersi costantemente ai seguenti punti che mise per iscritto:

(1)  L'assoluta necessità di una sollecita azione dello Spirito Santo per diffondere la potenza, l'efficacia e il trionfo del Vangelo predicato.

(2)   L'assoluta necessità di pregare più spesso, con più fervore, più perseveranza, e più fiduciosamente per ottenere l'assistenza dello Spirito Santo, nel mio ministero.

(3)   Che le sue fatiche, senza questo sostegno, avrebbero mancato di potenza e di consolazione, rivelandosi inutili, "una nuvola senza acqua, un albero senza frutti, morto e senza radici, un suono sconosciuto, senza unzione e senza senso; e tale sarà il carattere del mio ministero. È soltanto lo Spirito di Dio che attribuisce significato e potenza alla Parola predicata e senza di Lui, come si è detto, tutti gli avvertimenti della Bibbia non supereranno quello che può essere un tuono per dei non udenti o un fulmine per dei ciechi. Un sigillo richiede un peso, una mano per produrre una buona impronta. L'anima del peccatore penitente è la cera; la verità del Vangelo è il sigillo, ma senza la mano onnipotente dello Spirito Santo, quel il sigillo non può nulla. . ."

(4)   Nessun uomo è mai servito a molto nella conquista di anime a Cristo senza il supporto dello Spirito. Con esso il più umile talento può stupire la terra e l'inferno, radunando sul sentiero della vita migliaia di anime per il cielo; viceversa, senza lo Spirito, i migliori e più luminosi talenti rimangono pressoché vani... ".


Da questo momento le fatiche di Caughey divennero più produttive, ma non in maniera tale da distinguerlo dai tanti predicatori metodisti suoi contemporanei.

In quel tempo, oltre a curare una comunità, evangelizzò occasionalmente nel nordest degli Stati Uniti fino al 1840. Successivamente, ritenne che il Signore volesse che lasciasse la sua chiesa e andasse a predicare in Gran Bretagna. Quasi subito iniziò a ministrare con nuova unzione e potenza. Ottenne l'autorizzazione da parte della Conferenza Metodista a visitare l'Europa, dove si propose di portare la riforma e il risveglio del metodismo wesleyano.

Nel luglio del 1841, James Caughey arrivò a Liverpool, in Inghilterra, e iniziò un lungo tour della Gran Bretagna  che durò fino al 1847. Per quasi sette anni Caughey fu il mezzo usato da Dio per  accendere il risveglio in una città dopo l'altra, in tutta la Gran Bretagna. Predicava in media da sei a dieci volte la settimana e il risultato  furono circa 22.000 anime convertite e riempite dalla potenza dello Spirito Santo.

 La maggior parte dei suoi convertiti erano giovani tra i sedici ed i trenta anni. Uno di quelli, alto, allampanato e particolarmente toccato dalla predicazione di Caughey, aveva nome William Booth. Il ministero di Caughey diede al giovane Booth speranza e coraggio, inducendolo a fare un grande passo di fede e a dare inizio alla predicazione per strada nei dimenticati bassifondi inglese. L'attività crebbe  rapidamente e nel 1878 fu fondata ufficialmente col nome di "Esercito della Salvezza".

Il ministero di Caughey aveva sempre un forte impatto su quelli che intervenivano alle sue riunioni. Spesso i suoi culti erano inondati dai gemiti di centinaia di anime affrante che, in lacrime, pregavano per avere una più intensa comunione con Cristo. Nell'autunno del 1843 a Hull in Inghilterra, Caughey ricordò i seguenti eventi miracolosi: "In questo momento un'influenza, chiaramente celeste, è scesa di sorpresa sul popolo; sembrava il potente fragore di una tempesta di vento su una grande foresta. L'intera congregazione si mosse: alcuni si preparavano a fuggire via da quel luogo, altri erano nell'atto di prostrarsi davanti al Signore, il Dio degli eserciti. Grida di pietà e penetranti suppliche per avere una purezza di cuore si sentivano provenire da ogni punto della massa agitata di persone, in galleria come in tutto locale della chiesa, mentre le anime purificate esultavano, elevando canti di adorazione. La scena era, oltre ogni descrizione, grande e sommamente maestosa.  Era la casa di Dio, la porta del cielo. I poveri peccatori erano stupiti e fuggivano; alcuni di essi cadevano a terra, a qualche distanza dal locale di culto, preda del terrore e dell'angoscia. Tuttavia molti si trattenevano, ripetendo la preghiera del pubblicano: "Dio, sii placato verso me peccatore!". La mia anima, piena di santo timore, tremava dinanzi alla maestà di Dio. Come Elia, che si coprì il volto con il mantello mentre il Signore passava, ero felice di avere un nascondiglio in fondo al pulpito. Il ministro che presiedeva, il fratello Thomas Martin, che era con me sul pulpito, era così sopraffatto, che non aveva la forza di fare altro che piangere e adorare".

La cosa andò avanti per circa 25 minuti, quando il Signore fermò la sua mano, e si fece una calma improvvisa e celestiale, piena di splendore e di gloria. Quella notte il numero di convertiti e santificati fu alto. Pare che l'effusione sia stata quasi altrettanto potente fuori della cappella quanto all'interno

Un uomo non convertito che, al momento si trovava fuori, in attesa di riaccompagnare la moglie a casa, quando ella uscì disse: "Non so che cosa sia avvenuto in chiesa, o cosa stavate provando, ma mentre ero in piedi davanti alla porta, ho avvertito una sensazione molto strana dentro di me".

Spesso, le manifestazioni soprannaturali che accompagnavano il ministero di Caughey andavano ben al di là delle norme accettate, solitamente associate al metodismo inglese moderno. Come si è già detto, momenti più o meno lunghi di pianto intenso e di grida acute erano abbastanza comuni nelle riunioni di Caughey. Tuttavia, c'erano anche casi occasionali di natura più drastica; in Irlanda si verificavano manifestazioni singolari come il saltare di gioia, accompagnate da casi di persone che erano violentemente sopraffatte da incontrollabile tremore e agitazione.

Di conseguenza, non era raro che Caughey venisse accusato di promuovere il fanatismo da quelli che resistevano alle sue innovazioni, nel seno del metodismo wesleyano. Ecco come James rispondeva ai suoi critici: "comprendo il disegno di appellativi quali «fanatici», «entusiasmati»,«pazzi », ecc. Sono titoli che vengono appioppati a certi zelanti servitori del Signore con lo stesso fine per il quale le pelli di animali selvatici venivano fatte indossare ai cristiani primitivi dai loro persecutori, perché potessero essere più rapidamente sbranati dai leoni famelici nell'arena dell'anfiteatro. Eppure essi continuavano a essere dei cristiani, malgrado quelle pelli infamanti; e così noi, sebbene alcuni ci coprano dalla testa ai piedi dell'odiosa accusa di fanatismo".

Ai più vicini al revivalista, fu spesso domandato come fosse riuscito Caughey a ministrare regolarmente nella potenza dello Spirito Santo. La risposta era quasi sempre la stessa: lavorare in ginocchio! Lavorare in ginocchio! Lavorare in ginocchio! Questo era il suo segreto. Egli era un uomo dedito alla preghiera insistente e tenace. "Ogni giorno trascorreva molte ore in ginocchio, con la sua Bibbia aperta davanti, chiedendo sapienza dall'alto e implorando la benedizione di Dio sulla predicazione della Sua Parola. Questa era la sua quasi incessante occupazione, tra la colazione e la cena".

Il ministero unto di Caughey era soltanto il frutto esteriore di uno stile di vita condotto all'insegna della costante preghiera nello Spirito. Il suo lungo ministero revivalistico in Gran Bretagna portò un inaspettato refrigerio tra la gente comune della Chiesa metodista Wesleyana. Ma i suoi oppositori non gli davano tregua e, alla fine Caughey, ostinatamente combattuto e censurato dalla leadership metodista d'Inghilterra, nel 1847 accettò a malincuore di porre fine agli incontri di risveglio in Inghilterra e di tornarsene tranquillamente in America.

Al ritorno in America, la sua fama lo precedette, soprattutto grazie alle sue "Lettere" nelle quali descrive il successo delle sue attività in Inghilterra. Questo gli procurò innumerevoli inviti a predicare nel nord-est degli Stati Uniti così come in Canada. Caughey fu un grande predicatore revivalista che oggi è quasi del tutto sconosciuto o ignorato, perché messo in ombra dai giganti revivalisti Charles Finney, prima di lui, e il torreggiante D. L. Moody, dopo di lui.

Tuttavia la sua influenza sulla chiesa inglese è stata senza dubbio ragguardevole. Egli fu potentemente usato da Dio per soffiare sulle braci fumanti di una chiesa che aveva perso l'iniziale fuoco e non serbava più alcun ricordo della vitalità primitiva.

 

     
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